Via Crucis: con Gesù, sulla via dell’amore.
Nella prima stazione della Via Crucis, mediamo Gesù che viene condannato a morte.
Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo,
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di San Matteo
Disse loro Pilato: “Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?” Tutti risposero: “Sia crocifisso!” Ed egli aggiunse: “Ma che male ha fatto?” Essi allora urlarono: “Sia crocifisso!” Allora rilascio loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.
Ecco, siamo qui, Signore, alla Tua prima stazione, nella quale Tu, innocente, sei condannato a morte. Ci prepariamo a percorrere, con la fede e la preghiera, la Tua via della Croce. Gesù riempi ogni cuore che è qui in ginocchio. Ricolmalo con il Tuo amore, affinché noi tutti possiamo sentire, lungo questo Calvario, la forza della Tua misericordia e del Tuo perdono. Gesù, in questo momento, presentiamo a Te tutti i nostri problemi, le nostre angosce, le nostre preoccupazioni, le nostre paure e i nostri peccati. Liberaci da tutto ciò che ci schiaccia e che ci frena, affinché, con animo umile e sincero, possiamo arrivare davanti a Te e aprirti i nostri cuori.
Nella seconda stazione della Via Crucis, meditiamo Gesù che riceve la Croce sulle spalle.
Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo,
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di San Matteo
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la corte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: “Salve re dei Giudei!”. E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo”.
Così scriveva Santa Chiara: “La via della Croce è la via che Dio riserva ai suoi amici: più li ama e più fa pesare i dolori. E il premio dei dolori è l’amore di Dio. Di fronte ad un premio così valido, chi non li amerà?”
Nella terza stazione della Via Crucis, meditiamo Gesù che cade per la prima volta.
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo,
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal libro del profeta Isaia
Egli si è sempre caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci da salvezza si è abbattuto su di lui, per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’ iniquità di noi tutti.
Guardiamo a te Gesù che, flagellato e incoronato di spine, sei caduto sotto il peso della Croce e ci chiediamo quante volte anche noi, nel corso della giornata, cadiamo sotto la croce dei nostri peccati e sotto l’oppressione delle nostre paure e delle nostre debolezze. Per questo Gesù, Ti chiediamo di concederci il dono di amare la Tua croce. Solo dalla Tua croce viene a noi la salvezza e la forza per portare i nostri pesi. Signore io spero in Te, attendo tutto da Te, se il Tuo spirito è con me ritroverò la mia vita. Dal mio nulla grido a te, ascolta la mia preghiera.
Nella quarta stazione della Via Crucis, meditiamo l’incontro di Gesù con la madre.
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo,
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di San Luca
Simeone parlò a Maria, sua madre: “ Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te un spada trafiggerà l’anima”… Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
Mi viene incontro la Mamma. Mi guarda fissamente; io guardo fissamente Lei. Lo scambio dei nostri sguardi è breve. Non ho tempo di poterla contemplare, chi mi trascina ha fretta. Resta il mio cuore legato al suo: cuori uniti nel medesimo dolore! Quanto si parlano l’un l’altro! Cammino sempre. Ella pure cammina, guidata dal mio sguardo che le ha attratto e ferito il cuore e l’anima. Non trascino soltanto la croce ma trascino anche il suo dolore. Che sofferenza la sua! Non può avvicinarsi per rialzarmi nelle cadute, non può pulire e lavare le mie ferite con le sue lacrime! I suoi sospiri sono spine per il mio cuore! Le mie e le sue lacrime hanno la stessa amarezza, lo stesso dolore, gli stessi sentimenti, lo stesso intento di salvare ogni uomo.
(dalle riflessioni della Beata Alexandrina Maria da Costa)
Nella quinta stazione della Via Crucis, meditiamo Gesù aiutato a portare la Croce da Simone di Cirene.
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo,
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di San Luca
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che tornava dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.
Un uomo, un certo Simone di Cirene, viene costretto a portare la croce, “lo costrinsero”. Fuggiamo la croce, non la accettiamo, non vogliamo portarla. Ma Gesù sceglie la via della croce, per portare la salvezza agli uomini. L’esempio di Simone di Cirene ci sprona a far diventare la croce Da “segno di infamia e di peccato”, a strumento di redenzione. Ecco accogliamo l’invito di Gesù a seguirlo, perché con la nostra vita possiamo associarci alla sua opera. Molti fratelli “portano la croce per costrizione”, facciamoci solidali con loro, come Cristo lo è con noi.
Nella sesta stazione della Via Crucis, meditiamo la Veronica che asciuga il volto di Gesù.
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo,
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal libro del Profeta Isaia
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto. Disprezzato e reietto dagli uomini uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia.
Gesù con gratitudine e amore chini il Tuo volto perché la Veronica, piena di affetto e di riconoscenza, Te lo asciughi. Toccando il Tuo volto, accarezzandolo e asciugandolo questa donna è tutta tenerezza, adorazione e Tu le dimostri la tua gratitudine. La Veronica vorrebbe prendere il Tuo posto, allontanare i soldati, far tacere la folla, ma impotente può solo asciugare il Tuo volto: un gesto che dice tutto. Grazie, Veronica, grazie a nome nostro perché hai asciugato il volto insanguinato del Salvatore. Fa che anche noi possiamo lavare con le lacrime del pentimento il volto del nostro cuore, male della nostra anima.
Nella settima stazione della Via Crucis, meditiamo Gesù che cade la seconda volta.
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo,
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Da libro del profeta Isaia
Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe siamo stati guariti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.
Grazie Gesù, perché sei caduto sotto la croce anche per me. Sei caduto perché noi facciamo grandi cadute, commettendo grandi peccati. Ti prego, o Signore, mostra il Tuo volto misericordioso a coloro che sono caduti nuovamente a terra nella lotta contro il peccato, a coloro che si sono lasciati abbattere dallo scoraggiamento, dall’odio, dall’orgoglio. In questo momento Ti prego, Gesù, di perdonarmi per tutto. Perdona ogni mancanza e ogni peccato. Perdona tutti noi qui presenti.
Nell’ottava stazione della Via Crucis, meditiamo l’incontro di Gesù con le donne di Gerusalemme.
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di San Luca
Gesù, voltandosi verso le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me,ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: cadete su di noi! E ai colli: copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?"
Gesù, in questa stazione preghiamo la Tua mamma, perché possa attirare sotto il suo manto, sotto la sua protezione, tutti i giovani del mondo, perché si trovano in una situazione molto difficile. Tu Gesù, aiutali con il Tuo amore e la Tua grazia, mentre anche noi offriremo le nostre preghiere, affinché i loro cuori si aprano ogni giorno di più a Te. Come la gloriosa Vergine delle vergini Ti portò nel suo grembo, anche noi seguendo i Tuoi passi, specialmente della Tua umiltà e povertà, possiamo sempre portarti nel nostro corpo.
Nella nona stazione della Via Crucis, meditiamo Gesù che cade la terza volta.
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal libro delle Lamentazioni
È bene per l’uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto; cacci nella polvere la bocca, forse c’è ancora speranza; porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poiché il Signore non rigetta mai… Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia.
Caro Gesù, in questo momento siamo consapevoli, o forse non lo siamo affatto, di quanto immensamente ci ami, perché, non appena sei caduto sotto la croce, subito Ti sei rialzato. Gesù, Ti prego per tutte le persone che si sentono forti per la violenza, le armi e la durezza del cuore, Tu che sei il vero uomo, che conosce il dolore e che rendi l’uomo capace di amore e di perdono, insegnaci a confidare in Te e non nelle nostre forze. Grazie Gesù perché hai sofferto e soffri tuttora per ciascuno di noi. Grazie perché ci dai l’amore e la forza. Grazie perché ci doni la fede e la speranza. Grazie, perché Tu sei l’unico, vero Dio. Grazie perché sei il nostro Salvatore e ci ami.
Nella decima stazione della Via Crucis, meditiamo Gesù che viene spogliato delle sue vesti.
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di San Matteo
Giunti a un luogo detto Golgota, che significa luogo del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con fiele, ma Egli, assaggiatolo, non ne volle bere. Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le Sue vesti, tirandole a sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia.
Gesù, Ti hanno spogliato e sei rimasto completamente nudo, ma lo hai sopportato per amore nostro. Ti sei umiliato fino all’estremo per noi. Gesù, togli da noi ogni veste di peccato e ricoprici di una nuova veste di luce e di pace. Non permettere che ci occupiamo solo delle ultime novità che ci offre il mondo, di come siamo vestiti e di come appare il nostro aspetto esteriore. Fa che ci preoccupiamo di più del nostro cuore e della nostra anima, perché i vestiti e le altre cose effimere passano, ma la preghiera e la forte fede in Te rimangono.
Nell’undicesima stazione della Via Crucis, meditiamo Gesù che viene inchiodato alla Croce.
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di San Matteo
Insieme con Gesù furono crocifissi due ladroni, uno a destra e l’altro a sinistra. E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: “Tu che distruggi il tempio di Dio e lo ricostruisci in tre giorni, salva Te stesso! Se Tu sei Figlio di Dio, scendi dalla Croce!” Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano
Gesù, siamo consapevoli che Ti sei sacrificato fino all’estremo per noi e che hai offerto Te stesso sulla Croce per il nostro bene. Ma fa Gesù, che comprendiamo non ciò che è bene secondo il nostro modo di pensare, ma ciò che è bene secondo la Tua volontà. Desidero che il Tuo dolore abbia un’eco profonda nel mio cuore e tocchi in me ciò ciò che ancora rimane ostinato ed insensibile. Fa che il Tuo dolore crei in me un cuore nuovo.
Nella dodicesima stazione della Via Crucis, meditiamo Gesù che muore sofferente in Croce
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di San Matteo
Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre Gesù grido a gran voce: “Elì, elì, lemà sabactànì?”, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: “Costui chiama Elia”. E Gesù, emesso un altro grido, spirò.
Dal Salmo 22
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Lontane dalla speranza sono le parole del mio lamento! Dio mio, grido di giorno ma Tu non rispondi, di notte, non ho mai silenzio. In Te hanno confidato i nostri padri, hanno confidato e li hai salvati. Io invece sono un verme, non un uomo, un rifiuto disprezzato da tutti. Non stare lontano da me, perché l’angustia è su di me e non c’è chi mi aiuti.
Nella tredicesima stazione della Via Crucis, meditiamo Gesù che viene deposto dalla Croce e consegnato alla Madre.
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di San Giovanni
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato, chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.
Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.
Cara Madre, finalmente puoi dare sfogo liberamente al Tuo pianto e al Tuo dolore! Ecco il Figlio tra le braccia. Mentre accarezzi il capo di Gesù, finalmente liberato dalla corona di spine, scendono delicatamente le Tue lacrime sul Suo corpo e ne lavi ed asciughi il volto coperto di sangue. Davvero una spada ha trafitto il Tuo cuore, lasciandoti una ferita inguaribile, la stessa ferita che ha ricevuto il Padre, vedendo il Suo Figlio morire per noi, la ferita della maternità che ama, aspettando, soffrendo finché i figli non siano tornati a casa. Ma anche così, nella Tua anima afflitta, hai la certezza della Sua risurrezione.
Nella quattordicesima stazione della Via Crucis, meditiamo Gesù che viene deposto nel Sepolcro
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo di San Matteo
Venuta la sera, giunse un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Alllora Pilato ordinò che gli fosse consegnato. Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella Sua tomba nuova, che si era fatto scavare nella roccia, rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò.
Desidero ringraziarti, Gesù, per questa via della Croce che abbiamo concluso. Grazie, Gesù, perché ci hai dato la forza di percorrere con amore e pazienza la via del Calvario, la via dell’amore e di meditare su ogni Tua stazione. Sappiamo che per noi questa è stata una grande grazia. Ti ringraziamo Gesù e concedici sempre di sentirti ogni giorno più vicino mediante la preghiera e di sperimentare quanto ci ami.