PREGARE IL SILENZIO (3)
N. 32
“...I cieli narrano la gloria di Dio,
il firmamento annunzia
l'opera delle sue mani.
Il giorno al giorno
ne affida il messaggio
e la notte alla notte
ne trasmette conoscenza,
senza discorsi e senza parole,
senza che si oda alcun suono...” (Salmo 19)
Il silenzio è preghiera autenticamente cristiana e gradita a Dio.
E' questo il silenzio che proviene a noi da una storia spirituale, è il silenzio cercato e praticato dai Padri del deserto per ottenere l'unificazione del cuore, è il silenzio della tradizione monastica finalizzato all'accoglienza in sé della Parola di Dio, è il silenzio della preghiera di adorazione, della presenza di Dio, è il silenzio caro ai mistici di ogni tradizione religiosa.
Il cristianesimo contempla Gesù Cristo come Parola fatta carne, ma anche come Silenzio di Dio: i Vangeli mostrano un Gesù che, quanto più si inoltra nella passione, tace sempre più, entra nel silenzio.
Gesù, che non apre la sua bocca, mostra il silenzio come ciò che veramente è forte, fa del suo silenzio un atto, un'azione.
E che altro è il Cristo crocifisso se non l'icona del silenzio e del silenzio stesso di Dio?
Sulla croce, dicono i Vangeli, da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, ora della morte di Cristo, regnano buio e silenzio.
Quel silenzio al momento della croce riesce a dire l'indicibile: l'immagine del Dio invisibile va cercata nell'uomo appeso alla croce.
Il silenzio come mistero d'amore.
Il silenzio come presenza creatrice.
Il silenzio come rivelazione.
Solo con il silenzio si può rispondere adeguatamente all'agire di Dio.
Il silenzio ascolta, sente, coglie il “suono” che proviene da Dio che parla silenziosamente.
Come la parola, il silenzio umano nasce dal Silenzio eterno.
Nel silenzioso amore risuona la Parola.
Il silenzio è mitezza
Quando non rispondi alle offese,
quando non reclami i tuoi diritti,
quando lasci a Dio la difesa del tuo onore,
il silenzio è mitezza.
Il silenzio è misericordia
Quando non riveli le colpe dei fratelli,
quando perdoni senza indagare nel passato,
quando non condanni, ma intercedi nell'intimo,
il silenzio è misericordia.
Il silenzio è pazienza
Quando soffri senza lamentarti,
quando non cerchi consolazione dagli uomini,
quando non intervieni,
ma attendi che il seme germogli lentamente,
il silenzio è pazienza.
Il silenzio è umiltà
Quando taci per lasciare emergere i fratelli,
quando celi nel riserbo i doni di Dio,
quando lasci che il tuo agire sia interpretato male,
quando lasci agli altri la gloria dell'impresa,
il silenzio è umiltà.
Il silenzio è fede
Quando taci, perchè è LUI che agisce,
quando rinunci ai suoni,
alle voci del mondo per stare alla Sua presenza,
quando non cerchi comprensione,
perchè ti basta essere conosciuto da Lui,
il silenzio è fede.
In Oriente, è noto questo racconto:
Un giorno un discepolo domandò al maestro: -Parlami della preghiera!-
Il maestro rispose: -La dottrina della preghiera è suddivisa in dieci capitoli.
Se farai attenzione, te ne dirò qualcuno:
parlare poco è l'argomento del primo; tacere è l'argomento degli altri nove capitoli.
Se la tua anima prenderà l'abitudine di tacere, ogni atomo ti parlerà.
Tu mormori come un torrente, ma se imparerai a tacere, diventerai oceano.
In questo oceano ti immergerai e coglierai la perla della preghiera!-
* * *
Soltanto quando berrete
al fiume del silenzio,
canterete veramente.
E quando avrete raggiunto
la vetta della montagna,
allora comincerete a salire. (K. Gibran)
Nel silenzio di una notte stellata una Luce brillò.
Nel silenzio della preghiera prepariamoci all'incontro!