LA PREGHIERA DI DOMANDA (3)

N. 16

 

Una preghiera sicuramente esaudita…

Cristo ci ha fornito precise garanzie circa l’esaudimento delle nostre preghiere.

Ci ha assicurato che tutto ciò che chiediamo in Suo nome, il Padre ce lo concederà:  “…Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, Egli ve la darà…

Finora non avete chiesto nulla nel mio nome...  Chiedete ed otterrete, perché la vostra gioia sia piena...”  ( Vangelo di Giovanni)

Come mai, allora, parecchie nostre richieste non vengono esaudite?

Noi spesso ci lamentiamo perché Dio non ci ascolta, non presta attenzione alle nostre suppliche, neppure a quelle presentate con carattere di urgenza.

Sembra deludere la nostra speranza, rimandandoci a mani vuote….

Rileggendo attentamente l’episodio evangelico sulla preghiera di Gesù nell’orto degli ulivi, notiamo che inizialmente Egli supplica Dio di liberarlo dal dolore e dalla morte, dicendo: “…Passi da me questo calice…”, ma subito dopo trasforma la sua domanda, precisando: “…Però non come

 voglio io, ma come vuoi Tu…”.

In tal modo, la preghiera trasforma il desiderio, che si modella sulla volontà del Padre, quale che sia.

Infatti colui che prega aspira innanzitutto all’unione delle due volontà nell’amore.

Gesù non rinuncia a domandare la vittoria sulla morte; si rimette però totalmente a Dio per quanto riguarda la via da seguire.

E’ assurdo, perciò, impartire disposizioni a Dio nella preghiera.

Dio ci esaudisce sicuramente, ma a modo Suo.

Ossia secondo la Sua generosità infinita di Padre, non “a modo nostro”, che è sempre riduttivo, rispetto ai progetti divini.

Va a nostro vantaggio che il Padre non ci prenda letteralmente in parola.

La preghiera esaudita è la preghiera che ci trasforma, ci fa entrare nel progetto di Dio, ci inserisce nella Sua azione.

E’ preferibile un Dio che mi sorprende ad un Dio che mi accontenta!

“…Qualunque cosa chiederete nel Mio nome, Io la farò, così che il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel Mio nome, Io la farò…”  (Gv  14, 13-14).

L’espressione “nel Mio nome” si potrebbe intendere “in unione con Me”, “uniti a Me”, “in comunione con Me”.

Il cielo rimane aperto e non s’interrompe più la comunicazione tra Dio e gli uomini e il luogo di tale comunicazione è Gesù.

Chiedere “nel Suo nome” significa anche “nel Suo Spirito”.

Si tratta di permettere che Lui presti il Suo Spirito alle nostre domande, le traduca secondo le Sue intenzioni.

Occorre rimetterci a Lui, lasciare che Lui interpreti le nostre domande meglio di quanto comprendiamo noi.

Perciò, chiedere nel nome del Figlio significa essere esauditi nel Suo nome e a Suo modo.

La risposta di Dio è certa, infallibile.

Ed è più grande di quello che abbiamo domandato, anche se apparentemente non abbiamo ottenuto ciò che abbiamo richiesto.

Quando preghi……non fidarti

delle tue impazienze.

Non fidarti nemmeno dei tuoi desideri.

Dio non brama altro che esaudirti

nella preghiera.

Dio desidera esaudirti.

Ma non può sempre desiderare ciò che desideri tu.

Ti regala lo Spirito, non soltanto per rimediare

alla debolezza della tua preghiera,

ma per venire in soccorso della inconsistenza dei tuoi desideri.

Tuttavia, nel profondo dei nostri cuori c’è lo Spirito. E allora Dio sa quali sono i desideri dello Spirito.

Dio non si fida della nostra mancanza di fiducia.

Noi chiediamo troppo poco e male.

Dio sogna “cose grandi”, “cose stupende”, perfino “cose impossibili” per i Suoi figli.

Dio è deluso non tanto di ciò che facciamo per Lui, ma a motivo di ciò che non Gli permettiamo di fare per noi.

MESSAGGIO  di  TENEREZZA

“ORME SULLA SABBIA”

Ho sognato

che camminavo in riva al mare

con il Signore

e rivedevo sullo schermo del cielo

tutti i giorni della mia vita passata.

E per ogni giorno trascorso

apparivano sulla sabbia due orme:

le mie e quelle del Signore.

Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma,

proprio nei giorni più difficili della mia vita.

Allora ho detto: “Signore

io ho scelto di vivere con Te

e Tu mi avevi promesso che saresti stato sempre con me.

Perché mi hai lasciato solo

proprio nei momenti più difficili?”

E Lui mi ha risposto:

“Figlio, tu lo sai che Io ti amo

e non ti ho abbandonato mai:

i giorni nei quali

c’è soltanto un’orma sulla sabbia

sono proprio quelli

in cui ti ho portato in braccio”.

(Margaret Fishback Powers)