LE TRE POMERIDIANE: ORA DELLA MISERICORDIA

 

A Cracovia nell’ottobre 1937, in circostanze non meglio descritte, Gesù ha raccomandato a Santa Faustina Kowalska di venerare in modo particolare l’ora della sua morte, che Egli ha chiamato: “l’ora della grande misericordia per il mondo”.

Qualche mese più tardi (febbraio 1938) ha ripetuto questa richiesta e ancora una volta ha definito lo scopo dell’ora della Misericordia, la promessa legata ad essa ed il modo di celebrarla:

Ogni volta che senti l’orologio battere le tre, ricordati di immergerti tutta nella mia misericordia, adorandola ed esaltandola; invoca la sua onnipotenza per il mondo intero e specialmente per i poveri peccatori, poiché fu in quell’ora che venne spalancata per ogni anima. In quell’ora fu fatta grazia al mondo intero, la misericordia vinse la giustizia”

Gesù desidera che in quell’ora sia meditata la sua passione, in modo particolare l’abbandono nel momento dell’agonia e allora, come ha detto a Santa Faustina,

Ti permetterò di penetrare nella mia tristezza mortale e otterrai tutto per te stessa e per gli altri”

In quell’ora bisogna venerare e lodare la misericordia divina e implorare le grazie necessarie per tutto il mondo, soprattutto per i peccatori.

Gesù ha posto tre condizioni, affinché la preghiera, innalzata nell’ora della divina Misericordia, sia ascoltata: essa deve

  • essere rivolta a Gesù,
  • essere offerta a Dio alle tre del pomeriggio,
  • richiamarsi ai valori e ai meriti della passione del Signore.

Bisogna anche aggiungere che l’oggetto della preghiera deve essere in accordo con la Volontà di Dio, mentre lo spirito della preghiera cristiana esige che essa sia fiduciosa, perseverante e legata alla pratica della carità operosa verso il prossimo.

Alle tre del pomeriggio, si può dunque onorare la Divina Misericordia in uno di questi modi:

1.         recitando la Coroncina alla Divina Misericordia;

2.         meditando la Passione di Cristo, magari facendo la Via Crucis;

3.        se ciò non è possibile per mancanza di tempo, recitando la seguente giaculatoria: “O Sangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù come

sorgente di misericordia per noi, confido in Te!”

 

Tratto da : Preghiamo – Edizioni Aleph