SANTO ROSARIO NELLA MEMORIA DELLA BEATA VERGINE MARIA DI LOURDES

 

 

Primo Mistero - Il primo segno di Lourdes: la grotta delle apparizioni

Il segno della roccia

La roccia è il primo segno che il pellegrino incontra a Lourdes. E’ in una grotta che la Vergine Maria è apparsa a Bernadette e per la fanciulla quello era il suo cielo. Anni dopo, a Nevers, ormai religiosa, confiderà: “Tutti i giorni vado con il cuore alla mia cara grotta e compio il mio piccolo pellegrinaggio”. Le persone che si recano a Lourdes vanno alla grotta per pregare, affidandosi alla Vergine Immacolata, e ritrovare le radici della loro fede

Dai Discorsi di Benedetto XVI

«L’11 febbraio 1858, (nel) luogo detto La grotta di Massabielle, fuori dell’abitato, una semplice ragazzina di Lourdes, Bernadette Soubirous, vide una luce e, dentro questa luce, una giovane signora “bella, bella, più di tutto”. Questa Signora si rivolse a lei con bontà e dolcezza, con rispetto e fiducia. “Essa mi dava del voi (racconta Bernadette)…Volete farmi il favore di venire qui durante i prossimi quindici giorni? (le domanda la Signora)…Essa mi guardava come una persona che parla ad un’altra persona”. E’ in questa conversazione, in questo dialogo tutto pervaso di delicatezza, che la Signora la incarica di trasmettere certi messaggi molto semplici sulla preghiera, la penitenza e la conversione. Non suscita meraviglia che Maria sia bella, giacché, nell’apparizione del 25 marzo 1858, ella rivela così il suo nome: “Io sono l’Immacolata Concezione”». (Benedetto XVI, Piazzale del Rosario, Lourdes,13 settembre 2008).

Dal Vangelo secondo Marco

Dalla folla uno disse: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto». Gesù gli disse: «Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo: aiuta la mia incredulità!» (cf. Marco 9,17.23-24)

Intenzione di preghiera

In questo primo mistero affidiamoci al Signore, nostro rifugio e nostra fortezza, nostra difesa e protezione e chiediamogli che venga in aiuto alla nostra poca fede e sostenga la Chiesa e i suoi ministri nella fedeltà alla parola del Vangelo. 

Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.

 

Secondo Mistero – Il secondo segno di Lourdes: l’acqua della sorgente

Il segno dell’ acqua

L’acqua è il secondo segno che i pellegrini incontrano al Santuario di Lourdes. La Vergine, apparendo giovedì 25 febbraio 1858 chiede a Bernadette di scavare nel terreno della grotta e di bere alla sorgente, ma l’acqua è fangosa e la fanciulla si sporca. Dopo qualche giorno la sorgente diventa fonte di acqua limpida dove la gente può bere e lavarsi. Rapidamente gli operai costruiscono una fontana e delle piscine per i molti pellegrini e malati che chiedono di essere immersi in quell’acqua.   

Dai Discorsi di Benedetto XVI

Il sorriso di Maria è una sorgente di acqua viva. “Chi crede in me, ha detto Gesù, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno” (Gv 7,38). Maria è colei che ha creduto e, dal suo seno, sono sgorgati fiumi d’acqua viva che vengono ad irrigare la storia degli uomini. La sorgente indicata, qui a Lourdes, da Maria a Bernadette è l’umile segno di questa realtà spirituale. Dal suo cuore di credente e di madre sgorga un’acqua viva che purifica e guarisce. Immergendosi nelle piscine di Lourdes, quanti sono coloro che hanno scoperto e sperimentato la dolce maternità della Vergine Maria, attaccandosi a lei per meglio attaccarsi al Signore! (…).  E’ per questo che tanti malati vengono qui, a Lourdes, per dissetarsi a questa “Sorgente d’amore” e per lasciarsi condurre all’unica sorgente della salvezza, il Figlio suo, Gesù Salvatore. (Benedetto XVI, Sagrato della Basilica Notre-Dame du Rosaire, Lourdes, 15 settembre 2008).

Dal Vangelo secondo Giovanni

Rispose Gesù alla donna samaritana: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». (Giovanni 4,13-14).

Intenzione di preghiera

In questo secondo mistero andiamo anche noi a questa Sorgente che è Cristo  e dissetarci dell’acqua viva che ci dona e sazia la nostra sete di amore, perdono, riconciliazione. Affidiamo all’intercessione della Vergine ragazzi, adolescenti e giovani affinché trovino nel Signore Gesù colui che dona la vita in abbondanza.  

Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.

 

Terzo Mistero - Il terzo segno di Lourdes: la luce e la processione “aux flambeaux”

Il segno della luce

Il terzo segno che appare al pellegrino di Lourdes è la luce delle candele che sono accese davanti alla grotta e illuminano la processione serale e sono levate al cielo ogni volta che si invoca la Vergine maria. Fin dalla terza apparizione del 18 febbraio 1858, Bernadette si recò alla grotta con un cero in mano. Il successivo 7 aprile, diciassettesima e penultima apparizione, la luce acquista un significato ancora più grande con il “miracolo del cero”. La fiamma della candela passerà tra le sue dita senza bruciarla: Bernadette diventa trasparente di luce, può comunicare la luce di Dio.

Dai Discorsi di Benedetto XVI

«Lourdes è uno di quei luoghi che Dio ha scelto per farvi risplendere un raggio particolare della sua bellezza; da ciò l’importanza che acquista qui il simbolo della luce. A partire dalla quarta apparizione Bernadette, arrivando alla grotta, accendeva ogni mattina un cero benedetto e lo teneva nella mano sinistra, fin che la Vergine le si mostrava. Ben presto, vi furono persone che affidarono a Bernadette un cero perché lo conficcasse nella terra in fondo alla grotta. In breve tempo, anche altre persone deposero ceri in quel luogo di luce e di pace. La stessa Madre di Dio fece sapere di gradire l’omaggio toccante di quelle migliaia di ceri, che da allora rischiarano senza interruzione, per dare gloria a lei, il masso roccioso dell’apparizione. Da quel giorno, davanti alla grotta, notte e giorno, tanto d’estate quanto d’inverno, brilla un roveto ardente incendiato dalle preghiere dei pellegrini e dei malati, che esprimono le loro preoccupazioni e i loro bisogni, ma soprattutto la loro fede e la loro speranza» (Benedetto XVI Piazzale del Rosario, Lourdes, 13 settembre 2008).

Dal Vangelo secondo Matteo

Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.» (Matteo 5,14-16).

Intenzione di preghiera

In questo quarto terzo mistero rinnoviamo la memoria del nostro battesimo ed impegniamoci a diffondere la luce di Cristo, attraverso gesti di servizio e di solidarietà fraterna verso quanti necessitano di aiuto, comprensione.

Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.

 

Quarto Mister - Il quarto segno di Lourdes: il messaggio della penitenza e della Conversione

L’appello alla penitenza

Durante l’apparizione del 24 febbraio 1858 il volto di Bernadette è segnato da una lacrima che le si incolla sulla guancia. Ha anche cercato di chinarsi e baciare la terra. Il giorno successivo sono in tanti i curiosi che affollano la grotta per assistere all’apparizione della Vergine. Bernadette si muove su e giù nel terreno fangoso della grotta, gesticola e continua a ripetere “penitenza, penitenza”. Maria Immacolata non parla di fare delle penitenze, mortificando il proprio corpo, bensì di entrare nella penitenza e di intraprendere il cammino della conversione.

Dai Discorsi di Benedetto XVI

«Oggi Maria viene incontro a noi per indicarci le vie d’un rinnovamento della vita delle nostre comunità e di ciascuno di noi. Accogliendo il Figlio suo, che Ella ci presenta, siamo immersi in una sorgente viva in cui la fede può ritrovare un vigore nuovo, in cui la Chiesa può fortificarsi per proclamare con sempre maggior audacia il mistero di Cristo. Gesù, nato da Maria, è Figlio di Dio, unico salvatore di tutti gli uomini, che vive ed agisce nella sua Chiesa e nel mondo. La Chiesa è inviata dappertutto nel mondo per proclamare quest’unico messaggio ed invitare gli uomini ad accoglierlo mediante un’autentica conversione del cuore»

«Bernadette è la (figlia) maggiore di una famiglia molto povera, che non possiede né sapere né potere, è debole di salute. Maria la sceglie per trasmettere il suo messaggio di conversione, di preghiera e di penitenza, in piena sintonia con la parola di Gesù (…). Lasciamo che la Vergine istruisca pure noi e ci guidi sul cammino che conduce al Regno del Figlio suo!» (Benedetto XVI, Prairie, Lourdes,14 settembre 2008).

Dal Vangelo secondo Marco

Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo» (Marco 1,14-15).

Intenzione di preghiera

In questo quarto mistero chiediamo al Signore la forza di impegnarci nel cammino della conversione e di riconoscere l’amore di Dio che ci sovrasta e ci avvolge, chiediamo che la sua grazia tocchi il cuore di quanti sono lontani da Dio: le ferite del peccato si trasformino in segni di amore e di misericordia. Affidiamo alla Vergine l’invocazione che sale dal cuore di molti perché fioriscano gesti di riconciliazione e di pace, si spengano i focolai di odio e di violenza.

Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.

 

Quinto Mistero – Il quinto segno di Lourdes: i malati

La presenza dei malati

Il quinto segno che accoglie i pellegrini a Lourdes è la presenza di molti pellegrini ammalati e di volontari che li accompagnano. Questo segno aiuta a riflettere sulla materna premura che la Vergine Maria mostra verso il dolore e le sofferenze di ogni uomo e donna. Maria soffre con coloro che sono nella prova, con loro spera, manifesta per loro conforto sostenendoli con il suo materno aiuto. A Lourdes il culto della Vergine Immacolata si unisce un forte e costante richiamo all’Eucaristia con celebrazioni quotidiane e, con l’adorazione del Santissimo Sacramento e la benedizione dei malati, che costituisce uno dei momenti più forti della sosta dei pellegrini presso la grotta di Massabielle.

Dai Discorsi di Benedetto XVI

Cristo dispensa la sua salvezza attraverso i Sacramenti e, in modo speciale, alle persone che soffrono di malattie o che sono portatrici di un handicap, attraverso la grazia dell’Unzione degli infermi. Per ciascuno la sofferenza è sempre una straniera. La sua presenza non è mai addomesticabile. Per questo è difficile sopportarla, e più difficile ancora – come hanno fatto certi grandi testimoni della santità di Cristo – accoglierla come parte integrante della propria vocazione, o accettare, secondo l’espressione di Bernadette, di “tutto soffrire in silenzio per piacere a Gesù” Per poter dire ciò è necessario aver già percorso un lungo cammino in unione con Gesù. Per guarirci, (Cristo) non resta fuori della sofferenza che si sperimenta; la allevia venendo ad abitare in colui che è colpito dalla malattia, per sopportarla e viverla con lui. La presenza di Cristo viene a rompere l’isolamento che il dolore provoca. L’uomo non porta più da solo la sua prova ma, in quanto membro sofferente di Cristo, viene conformato a Lui che si offre al Padre, e in Lui partecipa al parto della nuova creazione (Benedetto XVI, Sagrato della Basilica Notre-Dame du Rosaire Lourdes, lunedì 15 settembre 2008).

Dal Vangelo secondo Giovanni

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa (Giovanni 19,25-27).

Intenzione di preghiera

In questo ultimo mistero affidiamoci Cristo che dall’alto della croce ci ha donato sua Madre come nostra Maria e ricordiamo tutte le persone malate e sofferenti. Sia la Vergine Immacolata ad aiutare ciascuno nel testimoniare che l’unica valida risposta al dolore e alla sofferenza dell’uomo è Cristo Gesù, che risorgendo ha vinto la morte e ci ha donato la vita che non conosce fine.

Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria,

Salve Regina.

 

Fonte: https://www.qumran2.net